Title: Atti del 52° Congresso Nazionale: Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) Document date: 2019_10_15
ID: jkke8ije_31_1
Snippet: ato nel vecchio ICRP 65. La tendenza sarà dunque quella di rivedere al ribasso il limite raccomandato e di disporre misurazioni e approcci più rivolti alla condizione fisica dei figli 3 . Nonostante gli effetti dannosi del Radon fossero noti già dal secolo XVI (anche se in maniera indiretta), una valutazione del fenomeno nelle abitazioni in Italia è stata effettuata negli anni '90 dal gruppo di Bochicchio. Il D.lgs. 241/2000 è ancora l'unica.....
Document: ato nel vecchio ICRP 65. La tendenza sarà dunque quella di rivedere al ribasso il limite raccomandato e di disporre misurazioni e approcci più rivolti alla condizione fisica dei figli 3 . Nonostante gli effetti dannosi del Radon fossero noti già dal secolo XVI (anche se in maniera indiretta), una valutazione del fenomeno nelle abitazioni in Italia è stata effettuata negli anni '90 dal gruppo di Bochicchio. Il D.lgs. 241/2000 è ancora l'unica norma nazionale di riferimento che identifica e classifica le situazioni lavorative nelle quali si può verificare il rischio da radon (art. 10 bis). Mentre a livello regionale solo il Lazio, la Puglia e la Campania hanno emanato norme in materia di protezione da radon in ambiente confinato. Infine, per quanto riguarda le concentrazioni di Radon nell'acqua destinata al consumo umano, il D.lgs. 28 del 15 febbraio 2016 ha recepito la Direttiva Euratom 51/2013 del 22-10-2013 che fissa in 100 Bq/l il valore di parametro per il radon. La prima indagine nazionale sulla radioattività naturale nelle abitazioni (1989) (1990) (1991) (1992) (1993) (1994) (1995) (1996) (1997) , effettuata dal gruppo di Bochicchio, ha stimato che la concentrazione media di radon in Italia in 75 Bq/ m 3 con concentrazioni medie massime in Lombardia e Lazio tra 100 e 120 Bq/m 3 . La Direttiva CE/1990, mai recepita a livello legislativo in Italia e ormai superata, raccomandava valori di riferimento: 400 Bq/m 3 negli edifici già esistenti, 200 Bq/m 3 negli edifici nuovi. Nel 2002 è stato emanato il Piano Nazionale Radon, nel 2009 l'OMS pubblica Handbook on Indoor Radon. A Public Health Perspective. La Direttiva 2013/59/EURATOM, oltre a prevedere il costante aggiornamento del Piano Nazionale Radon, stabilisce norme di sicurezza per la protezione dall'esposizione alle radiazioni ionizzanti, includendo prescrizioni per la protezione dal radon sia nei luoghi di lavoro sia nelle abitazioni (concentrazione media annua non > 300 Bq/m 3 ). Questa direttiva doveva essere recepita entro il 6 febbraio 2018 ma a tutt'oggi è ancora aperto il tavolo di concertazione tra tutti gli Enti interessati.
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