Selected article for: "alla vaccinazione and la somministrazione"

Title: Atti del 52° Congresso Nazionale: Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI)
  • Document date: 2019_10_15
  • ID: jkke8ije_242
    Snippet: • pregressa reazione anafilattica grave immediatamente conseguente alla somministrazione di un dato vaccino, sia esso singolo che combinato; • pregressa reazione anafilattica grave immediatamente conseguente ad altra causa (farmaci, alimenti, punture di insetto ecc.); • pregressa reazione anafilattica grave immediatamente conseguente alla somministrazione di un componente presente nel vaccino candidato per la vaccinazione; • asma bronchia.....
    Document: • pregressa reazione anafilattica grave immediatamente conseguente alla somministrazione di un dato vaccino, sia esso singolo che combinato; • pregressa reazione anafilattica grave immediatamente conseguente ad altra causa (farmaci, alimenti, punture di insetto ecc.); • pregressa reazione anafilattica grave immediatamente conseguente alla somministrazione di un componente presente nel vaccino candidato per la vaccinazione; • asma bronchiale persistente e grave del soggetto da vaccinare; • angioedema, sintomi respiratori, vomito ripetuto o somministrazione di adrenalina o altro trattamento medico di emergenza dopo aver assunto uova, per quanto attiene la somministrazione di vaccini ottenuti da colture in uova embrionate. È peraltro raccomandato procedere ad una vaccinazione in ambiente protetto anche in pazienti per i quali pur non essendo nota una situazione allergica siano ipotizzabili aumentati rischi per la salute in conseguenza del manifestarsi di reazioni allergiche come nel caso di: • neonati estremamente pretermine in caso di bradicardia, apnea e desaturazione dopo la prima dose; • neonati con malformazioni cardiache 2 ; In considerazione del fatto che la gran parte delle vaccinazioni vengono eseguite nell'infanzia, l'ambiente protetto è in genere identificato e strutturato con apposite procedure organizzative nell'ambito di Strutture Ospedaliere di Neonatologia, Pediatria e, dove esistenti di Rianimazione pediatrica. Per contro, data la rarità dell'evento anafilassi post-vaccinale in età adulta, qualora ricorra la necessità per specifico rischio di anafilassi di effettuare vaccinazione dell'adulto in ambiente protetto, laddove non esistano specifici protocolli di interfaccia fra i Dipartimenti di Prevenzione e le Aziende/Presidi Ospedalieri, si fa solitamente richiesta specifica ai servizi di Rianimazione delle Strutture Ospedaliere. Si tratta di vaccinazioni in elezione e pertanto è opportuno programmare con debito anticipo la seduta vaccinale. Infatti dovranno essere coinvolti un medico vaccinatore, un rianimatore e personale infermieristico. Dal punto di vista operativo il Medico Vaccinatore dell'ambiente protetto ha il compito di: 1. raccogliere e verificare preliminarmente i dati anamnestici del potenziale evento avverso; 2. informare adeguatamente i familiari del bambino sulla procedura di vaccinazione e sulla possibile comparsa di reazioni avverse anche di grave entità; 3. richiedere la firma del Consenso informato alla vaccinazione in ambiente protetto; 4. eseguire una valutazione clinica globale del paziente; 5. controllare i farmaci dell'emergenza e tenere a disposizione sempre una fiala di adrenalina da diluire, se necessario in 100 ml di sol. fisiologica e due fiale di atropina da 0,5 mg (totale 1 mg) da diluire se necessario in siringa da 10 ml con sol. fisiologica; 6. preparare il vaccino ed eseguire la vaccinazion; 7. monitorare continuativamente il paziente per 30 minuti subito dopo la vaccinazione; 8. effettuare successive rivalutazioni del paziente ogni 15 minuti per una durata complessiva di 60 minuti (4 volte); 9. eseguire valutazione clinica globale conclusiva prima della dimissione del paziente; 10. rilasciare la certificazione di avvenuta vaccinazione da presentare al Distretto di competenza per la registrazione 5 .

    Search related documents: