Document: e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi " che prevede fra i suoi obiettivi di " contribuire ad attività di ricerca, l'informazione e la sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni sulle materie della legge, con particolare riferimento alle giovani generazioni". Ma l'impegno del Servizi di Prevenzione italiani nei progetti per il recupero di alimenti invenduti, ma ancora commestibili, a favore degli indigenti ( legge del "Buon Samaritano" 2003) non è solo recente ed ha visto l'attivo coinvolgimento dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL di Bologna, Verona, Livorno, Udine, Cuneo e molti altri. Dal 2000 il Servizio di igiene Alimenti e Nutrizione di Bologna segue progetti di recupero degli alimenti invenduti, ancora commestibili, nelle vesti di garante della sicurezza alimentare i SI-AN hanno collaborato con Università di Bologna (ideatrice del progetto Last Minute Market ), comuni, produttori e volontariato stabilendo rigorosi criteri di selezione e conservazione, condivisi e fatti propri sia da donatori (imprese alimentari) che da riceventi (enti di assistenza). In occasione della razionalizzazione (2005) del proprio sistema di ristorazione per utenti ospedalieri e dipendenti l'Az. USL di Bologna è entrata a far parte del progetto anche come soggetto "donatore" ottenendo il recupero di alimenti non consumati da destinare a fini di solidarietà . La Legge del Buon Samaritano 2003 ha dato risultati incoraggianti da valorizzare Il cibo recuperato con buon valore nutrizionale (frutta, verdura, carne, latticini, prodotti da forno…) e ogni giorno ha nutrito migliaia di persone, tanto più importante in momenti di crisi con n. crescente di persone in difficoltà . La Legge GADDA 19 agosto 2016 n. 166 Disposizioni concernenti donazione e distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi, che modifica "Buon Samaritano" ha fatto tesoro di esperienze a cui molti dei Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione USL italiane (Bologna, Verona, Ferrara, Livorno, Udine …) hanno collaborato fattivamente! Tali progetti costituiscono una irrinunciabile occasione per perseguire la prevenzione nella collettività degli squilibri nutrizionali qualitativi e quantitativi, al primo posto fra i fattori di rischio correlati all' alimentazione. Garantire alimentazione nutrizionalmente adeguata, oltre che sicura dal punto di vista igienico, è un importante è fattore di protezione, nelle persone in stato di indigenza. Da qui l'impegno del SIAN a realizzare la formazione a favore degli operatori delle associazioni beneficiare sui temi della sicurezza igienica e nutrizionale che coinvolge da anni le Mense della solidarietà e più recentemente la rete degli Empori Solidali ( che coinvolge 5 città della rete metropolitana bolognese e 7 empori luoghi di distribuzione dove famiglie in stato di bisogno con una situazione di fragilità lavorativa, abitativa e sociale possono prendere prodotti alimentari, prodotti per l'igiene della casa e la cura della persona, a titolo gratuito) con l'obiettivo di prevedere interventi di educazione alimentare anche per i fruitori. Un impegno che dovrà continuare nel tempo per dare il dovuto contributo anche all'attuazione degli l'Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile ed in particolare gli obiettivi Sustainable Development Goals -SDGs finalizzati a garantire alimentazione sicura, nutrizionalmente adeguata, salutare, equa e sostenibi
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