Document: o all'AMR è l'utilizzo di una metodologia standardizzata e di indicatori validi per il monitoraggio delle pratiche in modo da indirizzare e sostenerne il miglioramento nel tempo. I risultati del progetto consentono di evidenziare particolari target su cui indirizzare tali interventi per contrastare l'inappropriatezza delle pratiche e migliorare l'assistenza. Con questo spirito, il Gruppo di Lavoro si è quindi prefissato di effettuare una attività che non fosse la ricerca di elementi di novità o produzione di ulteriori evidenze scientifiche e nemmeno solo cassa di risonanza per pratiche già largamente note e sostenute da ampia letteratura scientifica, ma di perseguire una linea di azione "standardizzata", orientata alla possibilità di migliorare effettivamente la situazione del contesto nazionale, ancora oggi caratterizzata da differenze quali-quantitative tra le Regioni nell'ambito dei servizi e delle prestazioni erogati e che, proprio per questo, ha notevoli margini di miglioramento. La sala operatoria è uno degli ambienti assistenziali a maggior rischio di infezione, e l'infezione del sito chirurgico (ISC) è la più frequente complicanza dell'intervento chirurgico, con un aumento di morbosità , mortalità e notevole aggravio di costi. L'aria rappresenta un importante veicolo di ISC in particolare negli interventi puliti e specialmente in quelli con impianto di protesi. La carica microbica a livello del sito chirurgico è il necessario precursore della successiva infezione; i microrganismi presenti nell'aria possono raggiungere il sito chirurgico sia depositandosi direttamente su di esso sia indirettamente dopo essersi depositati su altre superfici, come strumenti chirurgici, telini, mani dei chirurghi. La principale misura di prevenzione delle ISC di origine aerea è l'installazione di impianti di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata (VCCC), a flusso d'aria turbolento o unidirezionale. La sala operatoria è, pertanto, un ambiente a contaminazione controllata, cioè un ambiente in cui la concentrazione di particelle aerotrasportate è controllata e che è costruito e utilizzato in modo da minimizzare l'introduzione, la generazione e la ritenzione di particelle al suo interno e in cui altri parametri pertinenti, come temperatura, umidità e pressione sono controllati a seconda delle necessità . Tuttavia, diversi fattori possono influenzare la carica microbica dell' aria: le persone sono la principale sorgente di contaminazione in ambienti confinati, per cui il mancato utilizzo o lo scorretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, o il muoversi o il parlare portano ad un aumento della dispersione dei microrganismi da cute e mucose; le continue aperture di porte determinano alterazioni del flussso d'aria e favoriscono l'ingresso dei microrganismi da ambienti adiacenti, e lo stesso impianto VCCC, se non ben gestito, può diventare un pericoloso fomite di infezione. Pertanto, l'aver installato un impianto VCCC non è garanzia di bassa carica microbica dell'aria; diventa, quindi, fondamentale verificare che tutti i fattori associati all'aumento della contaminazione microbica dell'aria siano strettamente controllati e che la qualità dell'aria corrisponda a quanto atteso con il tipo di impianto VCCC che è stato installato. In tale contesto, il monitoraggio microbiologico rappresenta un utile strumento per valutare la qualità dell'aria, verificare l'efficacia degli interventi di prevenzione mesi in atto ed evidenziare s
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